Essendogli stata dedicata la sezione, don Gian Maria Donzelli ten. Cappellano dei bersaglieri è diventato il punto di riferimento degli iscritti alla sezione di Seriate. Nato ad Arcene il 1876 diventa sacerdote, e presto è cappellano militare nella guerra ’15-’18. Va al fronte e subito mette in moto le sue doti di coraggio e carità verso il prossimo così da essere riconosciuto con una medaglia d’argento nella battaglia del 16-18 settembre 1916 a Monte Cukla; una altra medaglia gliela assegnano per la battaglia di Corno della Segala, del 25.6.1917.
Il cappellano militare, don Gian Maria Donzelli sono attribuiti inoltre una croce al merito di guerra, altre tre medaglie di bronzo, e anche il titolo di cavaliere. Nel 1929 don Donzelli era arciprete a S. Martino de) Calvi in alta Val Brembana. Nella primavera del ’30 presenzia alla piantumazione di mille abeti in località Fondi, mentre il cav. Frizzoni di Bergamo si compiaceva di regalare ai bambini del paese duecentocinquanta alberi da frutta.
Nel marzo del ’29 grande festa in Val Brembana per l’arrivo del segretario federale comm. Capoferri. A riceverlo c°è tutta la valle : “podestà, segretari politici, popolazione, balilla, piccole italiane, avanguardisti, Milizia, Milizia Forestale, Regia Finanza, Carabinieri, il Clero con a capo Don Donzelli, la banda, le camice nere”. Il 21.4.29 don Donzelli partecipa alla ricorrenza della festa del Natale di Roma e prende la parola per un “ entusiastico e gradito saluto”. Nel febbraio del ’29 e celebrata ovunque la Conciliazione fra stato e chiesa.
Nella chiesa di S. Martino de Calvi il podestà centurione cav. Bonetti rende omaggio al prete, il parroco cav. Donzelli : i due appaiono visibilmente commossi. Dalle cronache del tempo cogliamo alcuni stralci del discorso di Donzelli alla gente in cui focalizza la grandiosità dello storico evento frutto anche del sacrificio di gloriosi caduti nelle guerre. Sempre dalle cronache riprendiamo paro paro : “la Conciliazione è una benedizione della Provvidenza, strumenti della quale furono due geni, due apostoli, due italiani della nostra bella Lombardia, il Pontefice e Benito Mussolini”: sic! Dall’alta Val Brembana Don Donzelli scende al piano e si assesta a Seriate alla chiesina di Paderno dove è curato peraltro suo fratello.
Aderisce alla sezione bersaglieri di Seriate e trova amicizia e affetto nello stesso presidente Angelo Conforti. Muore nel 1956.
La storia continua…
**dato storico riportato da Marco Roncalli su Corriere della Sera – Bergamo – Tempo Libero – del 30 gennaio 2018 – pag. 8 “I preti della Resistenza (e quelli della Rsi – Repubblica Sociale Italiana)” – del quale riportiamo uno stralcio:
La ricerca di Barbara Curtarelli ricostruisce le posizioni del clero bergamasco durante l’occupazione tedesca citando i preti resistenti, ma anche quelli schierati dall’altra parte. Diversamente da tante opere, dove i loro nomi sono rimossi, il volume di Curtarelli indica almeno 11 sacerdoti che appoggiarono la Repubblica di Salò (R.S.I.). Sei dei quali cappellani militari: Giovanni Agazzi, Adolfo Speroni, Giovanni Tamanza, Luigi Verdelli, Emilio Manenti, Francesco Caccia. Gli altri con responsabilità pastorali: Giovanni Antonietti, direttore della Casa dell’Orfano a Ponte Selva; Vittorio Belotti, parroco di Mezzoldo; Antonio Bombardieri, coadiutore a Cornalta; Giovanni Maria Donzelli, arciprete a San Martino de’ Calvi; Giovanni Sala, coadiutore a Gazzaniga.
Fonte bibliografica: Autrice Barbara Curtarelli
Ho fatto il prete – Il clero di Bergamo durante l’occupazione tedesca – settembre 1943 – aprile 1945
Biografia dell’autrice e profilo dell’opera
Il Corriere della Sera dell’11 novembre 1933 cita Don Giovanni Maria Donzelli per una sua impresa