Il monumento in Italia che più si avvicina all’immagine bersaglieresca scelta dalla sezione di Seriate è quello collocato sul ponte del Mincio a Goito.
Un riferimento certamente importante. I bersaglieri di Seriate ci hanno dato anima e corpo per il loro monumento. Ed era uno spasso vederli. Il caporale maggiore Antonello Zucchinali, comandante di brigata, aveva dato le direttive: c’è da fare il basamento per il nostro monumento. E come sempre il cuore generoso dei bersaglieri si è messo ancora a battere all’impazzata, e sono arrivati tutti. Il sabato e la domenica con un lavoro frenetico: gli altri giorni non si può, si deve lavorare per la pagnotta. E i pensionati devono attenersi ai propri ritmi. Il geom. Renato Brolis ha tracciato le linee di intervento al tecnigrafo computerizzato: fa il direttore, e il suo lavoro: il bersagliere Bacis arriva con la ruspa e il camioncione: il Colosio con l’autobetoniera. Al lavoro. Ognuno il suo compito.
L’opera va avanti che è un piacere. Il tempo bello accelera le previsioni. A fine settembre ’96 il basamento con tanto di ciottolato è finito. Precisione, finezza e pazienza le componenti del ciottolato progettato ancora da Brolis per la realizzazione dei mastri muratori Lussana e Rossi i quali a loro volta si fanno dare una mano da Aceti, Bacis, Lamera, Carminati, Magri, Sertorio e Santus. Viene fuori un’opera d’arte invidiabile. Nel basamento finiscono tanti quintali di ferro e calcestruzzo che di sicuro è indistruttibile: come indistruttibile è l’ideale del bersagliere. Il 14 settembre 1997 scoprono il monumento e lo benedicono. ll monumento è idea di Zucchinali e della sezione tutta. Realizzazione dello scultore Osvaldo Fachinetti: bronzo fuso nelle fonderie Baldis di Seriate. Bersagliere un po’ anomalo: non in bici, non corridore, non in moto, non trombettiere: bersagliere con moschetto, cosi come lo sono stati tanti vivi e defunti, in guerra. Attorno sono a dimora 4 cipressi della Toscana del tipo bonsai: sono già alti circa 4 metri ma il Trevisan assicura che non crescono molto di più; ai lati in fine due piante di alloro, un suggestivo angolo verde hanno ricavato ancora una volta con gusto e intuito i bersaglieri. Il cordolo perimetrale è di pietra: sarà stesa lungo il lato principale una bella catena. Sempre li in zona un altissimo pennone per l’alzabandiera, opera del fabbro Lorenzi e un altro palo di ferro con appositi ganci per l’attracco di corone di alloro. Sul lato frontale una lapide con dedica:
Agli amici piumati
che sui Campi della Gloria
offrirono giovinezza e amore,
i Bersaglieri di Seriate
riconoscenti e memori
questo monumento
dedicano.
Il basamento è stato martellinato per renderlo più decoroso, nella parte superiore e stata creata una cornice di finitura con gocciolatoio per lo smaltimento delle acque piovane che non danneggino la struttura. Infine la statua: è alta 210 cm e pesa 800 kg. Lo scultore ha dapprima costruito un calco di gesso che poi ha inviato alla fonderia per la realizzazione in bronzo.